Un italiano su 5 passa le vacanze con i propri amici a 4 zampe e, per raggiungere la propria destinazione, spesso fa un viaggio in auto. Quando si ha un animale a bordo, bisogna rispettare la legge e le norme del Codice della strada. Per una questione di caldo è sempre bene effettuare una partenza intelligente nelle ore notturne e meno calde.
Viaggio in auto e animali, cosa dice il codice
L’art. 169 “vieta il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida.”
“È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete o altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della Motorizzazione Civile.”
Per trasportare correttamente il proprio animale a 4 zampe in auto si può usare:
- il trasportino o la gabbia rigida provvisto di sportello e sbarre;
- la rete divisoria (fissa o rimovibile) adatta soprattutto a cani di taglia medio- grande;
- la cintura di sicurezza per cani, che va agganciata alle cinture dell’auto e al collare o alla pettorina del cane (ideale per cani di taglia medio piccola)
Altri suggerimenti utili quando si porta in auto il proprio animale domestico sono:
- dargli da bere acqua fresca durante le soste (che dovranno essere fatte ogni due ore, in modo che il cane possa anche stiracchiarsi e fare i propri bisogni);
- prestare attenzione alla temperatura nell’auto e alla qualità dell’aria, quindi evitare di utilizzare l’aria condizionata ma abbassare i finestrini (anche perché, se l’aria è troppo fredda, uscendo fuori dall’abitacolo, lo sbalzo di temperatura potrebbe essere dannoso per l’animale);
- non lasciare mai da solo l’animale durante la sosta all’autogrill o, peggio ancora, in auto al sole (nemmeno per poco tempo);
- non dare da mangiare nulla all’animale prima del viaggio (meglio che sia a stomaco vuoto) e, durante le pause, fargli mangiare del cibo secco.
