Il nuovo Michelin Primacy 4 è lo pneumatico che nasce dalla casa francese per dare il massimo dell’innovazione alla sua clientela. Per una mobilità più sicura ed efficace ma soprattutto sostenibile riducendo al minimo le risorse per essere più vicino all’ambiente e sulla società. Uno pneumatico che sviluppa il massimo della tecnologia dal primo all’ultimo chilometro di utilizzo.
Nuovo Michelin Promacy 4, impegno umano
L’obiettivo di Michelin è quello lanciare sul mercato un prodotto che sia efficiente dal punto di vista delle performance ma anche dal punto di vista ambientale, un prodotto di altissimo livello iniziando dalla sicurezza, ma anche dei consumi di carburante grazie alla bassa resistenza di rotolamento e anche alla durata. Grazie a questa filosofia Michelin è riuscita a limitare il consumo di materie prime utilizzando lo pneumatico più a lungo, le emissioni di CO2 grazie alla bassa resistenza di rotolamento responsabili di una percentuale dall’85% al 98% della Carbon Footprint. La Carbon Footprint, l’“impronta di carbonio”, misura le emissioni di CO2 legate all’uso di combustibile fossile. L’aumento di concentrazioni di CO2 nell’atmosfera determina un aumento del debito ecologico..
Performance e sostenibilità
Interessante sotto questo punto vista come Michelin si andata contro l’industria del pneumatico che
afferma che il cambio delle gomme debba essere effettuato quando il battistrada raggiunge i 3 mm,
la casa francese coraggiosamente ha affermato che il limite di 1,6 corrisponde perfettamente ai
canoni e alle esigenze dell’automobilista che utilizza la gomma Michelin.
Sostituire un pneumatico a 3 o 4 mm di profondità di scultura invece che a 1,6 mm rappresenta indicativamente un pneumatico in più per vettura ogni due anni – una situazione che non è accettabile in un’epoca in cui i progressi tecnologici legati al pneumatico, indipendentemente da quelli raggiunti in campo automobilistico, dovrebbero, al contrario, offrire un miglioramento delle prestazioni.
Ecologia
Dal punto di vista ecologico questa presa di posizione diventa quindi un valore aggiunto per evitare
di costruire più pneumatici di quelli che servono diminuendo di fatto l’impatto ambientale e
puntando a diminuire sempre di più la resistenza di rotolamento in modo da diminuire il consumo di
carburante principale causa dell’inquinamento delle città.
Sostituendo prematuramente gli pneumatici significherebbe aumentare notevolemtne lo spreco di
materie prime e soprattutto aumentare notevolmente l’inquinamento.
