EICMA 2013: Honda CBR300R, ispirata alla sorella maggiore

Ruggero Terlizzi

EICMA, Moto, Honda
Novembre 6, 2013

Look ispirato alla splendida CBR1000RR e 37 cc in più rispetto alla precedente CBR250R. La nuova CBR300R offre più coppia e potenza per una risposta più generosa in accelerazione e ripresa. Inoltre, il potente impianto frenante con ABS di serie massimizza la sicurezza attiva di guida.

Introduzione
Lanciata nel 2011, la divertente CBR250R ha rappresentato il punto di passaggio perfetto tra la CBR125R dedicata ai sedicenni e ai possessori di patente B e il resto della gamma CBR di cilindrata media e maxi. Con le sue dimensioni compatte e la grande leggerezza garantite dal motore monocilindrico, ha entusiasmato i suoi felici possessori grazie all’incredibile agilità e facilità di guida.
Per il 2014, i tecnici Honda hanno scelto di evolvere questa divertente sportiva di piccola cilindrata realizzando la nuova CBR300R. Più potente, più brillante, ma sempre agile e facile da guidare. Inoltre, grazie al design chiaramente ispirato alla meravigliosa CBR1000RR, la nuova CBR300R ha un look ancora più accattivante. Ma perché scegliere una sportiva di piccola cilindrata? I motivi sono tanti, a partire dalla grande leggerezza, fino ai costi di gestione e ai consumi molto contenuti, passando ovviamente per una facilità di guida e un divertimento che solo una “piccola-grande” moto può regalare. Inoltre, grazie alla potenza entro i limiti della normativa sulla patente A2 rappresenta la moto perfetta per affinare le proprie capacità di guida.

Panoramica del modello
Nella progettazione della CBR300R gli obiettivi principali erano due: maggiore potenza e coppia da una parte, e una sempre più forte appartenenza all’immagine della famiglia CBR dall’altra. Il motore monocilindrico, bialbero a 4 valvole, con alimentazione a iniezione elettronica PGM-FI, ha ora una cilindrata effettiva di 286 cc, grazie a una misura maggiorata della corsa. Lo sviluppo è quindi proseguito sull’ottimizzazione dell’erogazione, per trarre il massimo vantaggio dalla maggiore coppia e potenza. In quest’ottica, tra i tanti miglioramenti apportati c’è anche il nuovo sistema di scarico, simile all’impianto installato sulla sorella maggiore CBR500R e in grado di offrire un plus sia in termini di immagine che di funzionalità.
La CBR1000RR Fireblade ha rappresentato la fonte di ispirazione per il nuovo look della CBR300R. Il doppio faro ne riprende perfettamente lo stile così come la linea aggressiva della carenatura, la forma del serbatoio carburante e il codone con le selle di pilota e passeggero leggermente sfalsate. Rispetto alle moto bicilindriche di cilindrata superiore, la CBR300R è più compatta, leggera e maneggevole, perfetta per i motociclisti con poca esperienza ma divertente anche per i biker più esperti. Inoltre, grazie ai costi di gestione ridotti e ai consumi bassissimi, l’accessibilità e la versatilità di questa giovane sportiva è da riferimento.

Caratteristiche principali
Motore
Il motore bialbero a 4 valvole della CBR300R conserva l’alesaggio di 76 mm ma con una corsa aumentata da 55 a 63 mm per raggiungere la cilindrata di 286 cc. Il rapporto di compressione è stato mantenuto a 10,7:1 e la potenza massima è cresciuta da 19,4 a 22,7 kW (da 26,4 CV a 31 CV), erogata a 8.500 giri/min. Migliorata anche la coppia massima, ora di 27 Nm a 7.250 giri/min contro i precedenti 23,8 Nm.
La maggiore potenza ha richiesto l’installazione di un contralbero antivibrazioni più pesante e la realizzazione del telaio in acciaio con supporti motore più resistenti. L’iniezione elettronica PGM-FI, con corpo farfallato da 38 mm, è stata rimappata ponendo l’accento sulla prontezza di risposta su tutto l’arco di erogazione. Il nuovo terminale di scarico ha un volume interno maggiore e grazie al design sfuggente dona un elegante tocco di sportività alla vista laterale.
Su una moto sportiva di questa cilindrata, il motore monocilindrico offre numerosissimi vantaggi, primo fra tutti una risposta brillante in ripresa grazie alla disponibilità di coppia fin dai bassi regimi, caratteristica preclusa a motori bicilindrici di pari cilindrata. I consumi poi sono molto bassi, ma senza pregiudicare la brillantezza delle prestazioni. Infine, le note tecnologie Honda per la riduzione degli attriti, come ad esempio il cilindro disassato e le fasce elastiche dal design specifico, garantiscono un ottimo rendimento meccanico, così come la candela all’iridio massimizza l’efficienza dell’accensione riducendo al contempo gli intervalli di manutenzione.
Mentre l’accelerazione è stata notevolmente migliorata grazie all’aumento della cilindrata, il cambio a sei rapporti e la trasmissione finale sono rimasti invariati offrendo così alla CBR300R una grande brillantezza sia in accelerazione che in ripresa, con positivi effetti sia sulla velocità massima che durante i trasferimenti a velocità costante. I consumi, pari a 30,2 km/l nel ciclo medio WMTC, permettono un’autonomia di ben 390 km grazie al serbatoio da ben 13 litri.

Telaio e ciclistica
Se la CBR250R era chiaramente ispirata al look “road sport” della poderosa VFR1200F, la CBR300R si ispira direttamente alla “superbike” CBR1000RR Fireblade, riprendendone la silhouette spigolosa, la carenatura aggressiva, il gruppo ottico anteriore sdoppiato e il codone slanciato con sella su due livelli. La posizione di guida è stata leggermente modificata; l’altezza sella è rimasta a 785 mm, ma è ora più rastremata sui fianchi per consentire di poggiare i piedi a terra con maggiore facilità. Gli specchietti poi, hanno bracci più corti per conferire una linea più snella senza tuttavia compromettere la visibilità posteriore.
La nuova CBR300R prevede un telaio a doppio trave discendente in acciaio che abbraccia il motore con struttura a diamante. Rigido e bilanciato, offre rigore in curva e stabilità alle velocità elevate per comunicare sempre al pilota una rassicurante tenuta di strada. L’inclinazione del cannotto di sterzo è fissata a 25°5’ e l’avancorsa pari a 98 mm determina un interasse di 1.380 mm; il peso in ordine di marcia e con il pieno di benzina è di 164 kg, davvero eccellente per una moto sportiva con queste caratteristiche.
La forcella telescopica con steli da 37 mm e il monoammortizzatore con leveraggio Pro-Link offrono una taratura sostenuta ma di compromesso per un confortevole utilizzo stradale, anche cittadino. Sui cerchi in lega di alluminio da 17 x 2,75 pollici all’anteriore e 17 x 4,00 pollici al posteriore sono montati pneumatici 110/70-17” e 140/70-17”, per una ideale combinazione tra aderenza e agilità. È infine con orgoglio che Honda introduce il sistema frenate ABS di serie anche sulla CBR300R, un passo avanti verso il completo equipaggiamento con questo dispositivo di tutta la gamma in previsione della sua introduzione obbligatoria prevista per il 2016. L’impianto prevede disco anteriore da 296 mm con pinza a due pistoncini e disco posteriore da 220 mm con pistoncino singolo.
La nuova CBR300R è disponibile nel seguente colore: Ross White Tricoloure

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